Bianca B.
Ammessa 8 novembre 1927- Data di nascita 16 agosto 1910 - nubile -
analfabeta
Diagnosi: non verificata pazzia - epilessia motoria con carattere
epilettico e frenastenia
cerebropatica con insufficienza mentale di medio grado (soggetta a violenza
carnale,
era tale da poter resistere? Sì. Vedi perizia)
DECORSO E CURA
9/11/27 - Entrata ieri mattina proveniente da Cesena accompagnata da un
agente di
Questura con ordinanza del Sig. Giudice Istruttore del tribunale di
Forlì per essere
sottoposta a perizia psichiatrica. All'ingresso era tranquilla e docilmente
ha acconsentito a spogliarsi e mettersi al letto. Quivi è rimasta,
calma, ordinata, guardandosi
attorno con una certa meraviglia nervosa, ma senza mostrarsi preoccupata
d'essere
in tal posto, né impressionata dallo spettacolo poco comune di
ammalate scomposte
od agitate. Alle domande risponde volentieri ma con qualche incertezza,
stenta talora ad esprimersi
per difficoltà di linguaggio, inquantoché essendo stata per
moltissimi anni in America
(Stato di S. Paolo del Brasile) fino da bimba e soltanto da 8 mesi
ritornata in Italia, parla l'italiano con qualche difficoltà e
stenta a trovare le parole adatte.
Appare però dalle risposte date che essa è lucida e
all'ingrosso bene orientata sa
dire il proprio nome e cognome e l'età, sa il nomé del padre
ed il nome (fu Angelina)
ma non il cognome della madre. Sa che abita a Cesena, via degli Albizzi
(essa dice
Alpizzi) n 2; non sa dove si trovi, perché, dice, nessuno glielo ha
detto; quando comprende
che è in ospedale sembra molto meravigliata. Dice d'aver fatto la
seconda elementare
ma però non sa quanti mesi ha un anno, né conosce le stagioni
né sa in che mese ci troviamo. Interrogata sommariamente sul suo
passato narra di aver passato molti anni
al Brasile, e d'essere tornata con suo padre circa 8 mesi fa, non sa per
quale ragione;
dice che presto dovranno tornare in America. Per ora non viene interrogata
sul fatto sessuale che motivò la perizia, ed essa nulla dice
spontaneamente. Racconta invece
spontaneamente che per il passato è andata soggetta a mali di capo e
a ???? per i
quali talvolta cadeva a terra se era in piedi. Di più non sa dire.
Ha dormito tutta
la notte. Stamane è tranquilla, docile risponde come ieri alle
domande, è di umore sereno,
non preoccupata di trovarsi qui, neppure ne domanda il perché.
Però ora sembra un
po' impressionata dalla vista di certe malate agitate e domanda di alzarsi
d'uscire
in cortile d'essere messa in altra camerata. Ha mangiato volentieri.
11/11/27- Contegno tranquillo e composto. Sta alzata durante il giorno
trattenendosi
con le compagne di sala con discreta socievolezza.
A volte però appare di malumore, scontrosetta, di poche parole;
altre volte invece
comincia a dire una data cosa e la ripete con insistenza specialmente con
le infermiere
ed il medico, fino a divenire noiosa. Adesso si lamenta di dover stare qui,
dice
che si annoia e che vorrebbe andare a casa dal suo babbo, per aiutarlo a
fare i lavori
di casa. Qui però non vuole far nulla e non si occupa di alcun
lavoro, si è provato
con la calza o con il lavoro di cucito, ma non se ne cava nulla, un po'
perché non
ne ha voglia, un po' perché sembra incapace. Nelle risposte si
mostra lucida, orientata,
ma incerta nelle date e spesso tardiva a comprendere, appare di
intelligenza piuttosto
torpida, non di rado irrazionale di fronte a situazioni pur semplici.
Ha sonno regolare, appetito buono.
14/11/27- Si è mantenuta in questi giorni tranquilla, composta,
pulita, ma sempre
indolente, inerte, oziosa, dice bensì che vorrebbe lavorare e che si
annoia qui,
ma poi messa al punto d'attendere a qualche lavoretto non conclude nulla.
Si scusa
dicendo che lavorerebbe a casa, aiutando il babbo, ed in questi giorni ha insistito ripetutamente
per essere mandata a casa presto, ché non sa per quale ragione debba
star qui e non
ci vuole più stare. Alle obbiezioni che è necessario che ella
rimanga qualche tempo
per essere studiata sembra non comprendere e ripete con la solita
insisténza che non
intende ragione: voglio andare a casa, mi mandi a casa subito. Oggi si
è lamentata
anche di mal di capo e stamattina era piuttosto irrequieta, non trovava
pace, girava
di qua e di là senza scopo ma con evidente irrequietudine. Appariva
anche un po' intontita,
più torpida nel comprendere e nel rispondere, nel pomeriggio era piU
calma e più
pronta.
17/11/27- L'a. pur essendo tranquilla e composta nel contegno, continua a
mostrarsi
molto fatua e strana, sempre indolente e oziosa, non si riesce a farla
occupare in
alcun lavoretto, anche semplice; ripete più e più volte la
stessa cosa, monotonamente,
insistentemente, senza risentire effetto di richiami o di ragioni.
Soprattutto insistente
è nel chiedere di tornare a casa, e per quanto si cerchi di farle
comprendere che
questo sarà possibile presto, ma non subito, essa non si persuade e
risponde ripetendo la sua richiesta con le solite parole cadenzate e come
in cantilena. Mangia e dorme
regolarmente.
19/11/27- Chiamata nell'ufficio del medico e interrogata.
Come va? - R. Poco bene - Che cosa hai? - R. Niente -E allora cosa dici? -
R. Che
sto bene - A dom. risponde - Il babbo si chiama B. Francesco, la mamma non
ce l'ho;
è morta, si chiamava Angelina T.; è morta che io ero
piccinina; eravamo in America,
Brasile, a Belo Horizonte, io ho 17 anni; compiuti il 15 agosto, non so in
che anno sono
nata, sono stata a scuola al Brasile insegnavano anche l'italiano; ho fatto
la 1
e la 2 clásse; non ho fatto la 3 perché mia zia mi ha
tenuto a casa, ho due fratelli,
uno di 22 anni e uno di 15; essi sono ora al Brasile, con gli zii; io sono
tornata in
Italia col babbo, il 16 marzo di quest'anno, ora siamo nel 1900..., non
ricordo....
siamo nel mese di ottobre ne abbiamo 22 ed è sabato; domani è
domenica; il giorno
in cui sono venuta qui non ricordo, credo mercoledì, era al
principio del mese di ottobre,
non ricordo di preciso; venivo da Cesena; mi ha accompagnato un signore che
è sposato
e conosce il mio babbo, tiene un scrittoio che scrive,
non mi disse niente perché mi portava qui; questo luogo... non so...
è un ospitale
di malati, mi pare che sono malati di nervosia
(sono matti ?) R. Può essere. Io sto bene non faccio niente. Anch'io
tenevo la nervosia,
ma non adesso, in America quando ero con la zia, mi arrabbiavo; tenevo male
alla
testa e mi davo i pugni nella testa, e delle volte dalla rabbia cascavo per
terra;
ma adesso non ho più niente e voglio andare via con il mio babbo.
Ora il mio babbo lavorava
da muratore, a Cesena dalla mattina alle 6 fino a sera. Non so che
città è questa.
Ma se mi lascia andare sola vado a casa a piedi. Non so quanto ci sia da
qui a Cesena, mi disse quel signore che c'è un kilometro solo.
(Quant'è un km? quanti metri?)
R. Non so, non ricordo. (Più di 100 metri?) R. No, no. Mi lasci
andare a casa che
vado a piedi. (Quante ore ci vogliono a andare a Cesena?) R. A venire ho
preso il
treno di mattina alla 7 e arrivata qui alle due. Io a piedi ci
metterò una giornata; sono costumata
a andare a piedi anche tutto il giorno. (In un giorno quante ore?) R. Non
so (Mezzogiorno
che ora è?) R. si dice le 12. (A mezzanotte ci si vede come a
mezzogiorno?) R. Sì che ci si vede (Anche senza lume ?) R. Sì
senza lume. (Un anno quanti mesi
ha?) R. un anno tiene... sono... non ricordo... 8... 9... 10... non so
(Sono 12 e
si chiamano?) R. gennaio ecc... (li dice bene in ordine). (I giorni della
settimana
quanti sono?) R. Una settimana tiene trenta?... no...
mah...(come si chiamano?) R. Iunedì, mercoledi martedì,
giovedì, sabato, domenica.
(Come si chiamáno le dita della mano?) R. Le dita... Ià in
Brasile dicono le dita...
senza un nome... qui come dicono? (Pollice, indice... non conosci?) R. No,
non conosco.
(Prova a contare) R. 1,2,3, ecc.... (bene fino a venti e anche oltre).
(Prova a contare
per 2 ad esempio 2 4 6 ecc..R.
2.4.6.9.10.12.15.16.19.21.23.26.27.28.30.32.39 va
bene? (2+2?=4; 3+3?=6; 4+4=8: 8+8=? R=... 19... 17... 7+7?=...18;
5+5?=...10; 5+6?=..sono...12?...sì 12;
Il Natale viene nel dicembre... il 20... 20... non ricordo; la festa di
Pasqua nel
mese di... non ricordo... non so se gennaio, febbraio; I'orologio lo
conosco...(gli
si fa vedere) lì sono le 41/2 (sono le 4,20') (invitata legge
esattamente le cifre
del quadrante.) Conosce le monete italiane abbastanza bene: monete da 2
lire, da 1 lira,
da 4, 2, e 1 soldo; è capace di fare piccole somme coi soldi, fino a
meno di 20 e
non sempre esattamente non sa quanti cent. siano 1 soldo, 2 soldi, 4 soldi;
non sa
quanti soldi siano una lira. Dice che a casa sua (in Brasile) andava a fare
la spesa, ma senza
soldi con un foglietto in cui era scritto ciò che occorreva, e senza
pagare.
22/11/27 - Nei due giorni ultimi, pur mantenendosi tranquilla, si
mostrò più del solito
querula e insistente nel chiedere di vedere il suo babbo e di tornare a
casa. Appare
di umore piuttosto depresso e più appartata e scontrosetta del
solito. Oggi ha avuto visita dal padre, a due riprese. Stamane stette in
sua compagnia poco tempo (circa
15'-20'), lo accolse con gioia, ma subito si mise a lamentarsi con lui di
dover star
qui, si lagnò del vitto, del luogo, della compagnia ecc.. Voleva
andarsene con il
padre. Persuasa da questi che egli sarebbe tornato, si rassegnò. Ma
poco dopo mezzogiorno,
fu colta d'un tratto da grande impazienza; voleva addirittura uscire subito
per andargli
incontro all'opposizione delle infermiere entrò in uno stato di
vivissima agitazione; picchiò, graffiò, tentò di
mordere le infermiere; messa a letto continuò a dimenarsi
tentando di fuggire, reagendo alle infermiere che erano costrette a
trattenerla.
Ciò è durato circa 10'. La ragazza ha continuato in questo
tempo a gridare e strepitare e non ha mai perduto coscienza, neppure in
forma di assenza o vertigini. Nel pomeriggio
ebbe di nuovo la visita del padre; fu calma; raccontò essa stessa la
crisi di rabbia
presentata qualche ora prima, ne chiese scusa alle infermiere. Col padre ha
poi discorso di cose banali, più che tutto insistendo nella
richiesta di tornare a casa
con lui. Con la promessa che ciò accadrebbe fra una settimana o due,
si è convinta
a lasciar partire il padre senza far scenate.
23/11/27- Interrogata nel pomeriggio si mostra tranquilla,remissiva,
ricorda perfettamente
l'episodio di ieri, la reazione violenta avuta contro le infermiere che
volevano
ricondurla in padiglione, lo stato protratto di irritazione provocata dal
fatto che
il personale si era opposto al suo desiderio di attendere il padre stando
fuori; afferma
che è stata una delle solite crisi alle quali già molte altre
volte è andata soggetta
quando è stata contrariata in qualche cosa dai familiari. Dice di
trovarsi bene qui, ma desidera di tornare presto a Cesena dal padre, poi in
America; vuol tornare
presso i suoi fratelli e suoi zii, m~ntre qui non ha nessun parente: a suo
dire ha
cominciato a piangere per tornarsene subito al primo giorno del suo arrivo
in Italia.
Ricorda di averli fatti arrabbiare i suoi parenti; voleva tutto a modo suo,
si arrabbiava
facilmente, voleva andare a spasso, spesso non aveva voglia di lavorare e
allora
scappava o piangeva o si picchiava al capo o si strappava i capelli e vesti
o si
buttava a terra: se tornerà vorrà essere invece buona con
tutti. Le sue mestruazioni sarebbero
cominciate nello scorso anno, non ricorda di preciso il mese, e da allora sono sempre
state regolari: in America non ha mai avuto fidanzati, non ha baciato
nessuno che
non fossero i suoi parenti. Poco tempo dopo il suo arrivo in Italia ha
conosciuto il
calzolaio B. Paolo, suo vicino di casa: egli era buono, le voleva bene,
I'invitava
spesso a casa sua dove stava a lavorare: presto cominciò a
carezzarla, a darle dei
baci, a dirle che era bella, che le voleva pulire ed accomodare bene le sue
scarpe senza
per questo volere dei soldi: poi le passava le mani sul petto, sulle
'`tettine" dicendo
che erano belle grandi: poi mise le mani sotto nella "patacca"
arrivando anche ad
introdurle il dito in vagina, dicendole che non le avrebbe fatto male, che
"aveva volontà
di fare un pochettino": lei non lo lasciava fare tutte le volte, ma
qualche volta
sì, dandogli anche lei qualche bacio. Finalmente, una volta sola, la
mise sul suo
letto, le tolse le mutande, le introdusse il membro in vagina almeno in
parte, giungendo
fino all'eiaculazione ed asciugandosi poi con una tovaglia; essa non
avrebbe provato
né dolore né piacere, non avrebbe notato emorragia né
in seguito dolore. L'avrebbe
così posseduta una volta sola, carezze, baci, atti di masturbazione
li avrebbe invece
ripetuti molte volte. Il F. non l'aveva mai visto; sapeva però che
era un amico di
suo babbo; egli la seguì su per le scale per veder se il babbo
c'era, si introdusse
in casa, volle entrare mentre ella non avrebbe voluto dicendo anzi che
giù c'era una ragazza
che l'aspettava, poi lui cominciò ad avvicinarsela, a carezzarla, a
dirle che voleva
mettersi al letto con lei, a prometterle soldi, caffè e gelato; essa
voleva sottrarsi ma egli insistette, fino a che si avvicinò alla
finestra chiudendo gli scuri, chiuse
la porta, la prese di peso mettendola sul letto, le tolse le mutande, le
divaricò
le gambe. Essa provò a gridare ma egli le disse di tacere, che non
le avrebbe fatto
male; egli si sbottonò, ed essa per non vedere si mise le mani sugli
occhi; egli arrivò
ad introdurle il membro in parte in vagina, ma non fece in tempo a compiere
l'atto
sessuale quando arrivò il padre che cominciò a gridare. Anche
questa volta essa non
avrebbe sentito alcun dolore. Verso le ore 10,45 dopo essere stata per
qualche tempo un
po' noiosa (ripeteva più volte la stessa cosa, chiedeva alle
infermiere ora una cosa
ora l'altra, si lagnava di male al capo, chiedeva con insistenza una purga
ecc..)
è caduta improvvisamente a terra, senza urlo, diventando
intensamente pallida e presentando
contrazioni cloniche diffuse a tutti i muscoli, con rigidità
completa dei muscoli
della schiena e del collo senza arco di cerchio con scosse cloniche diffuse
allé
palpebre ed ai muscoli della faccia, senza bava alla bocca senza
morsicatura alla lingua,
senza perdita delle féci né delle orine con apparente
abolizione completa della coscienza.
Quando è stata colta dall'accesso era seduta ad un tavolo e stava
facendo qualche
po' di calza, è caduta violentemente all'indietro, però senza
prodursi né contusioni
né altre lesioni.
Le scosse generali si sono prolungate solo per 15 -20 minuti secondi, poi
la malata
si è alzata da sola ed ha cominciato a girare per la sala
confusamente borbottando
tra sé parole confuse forse in lingua portoghese, e come cercando
qualché cosa; le
infermiere le hanno chiesto che cosa cercasse, ma essa ha continuato a
girare qua e là sempre
borbottando fra sé, e mostrando di non capire le domande e di non
conoscere chi gliele
rivolgeva. Ha continuato così per una decina di minuti all'incirca,
poi ha ripreso il suo colore, si è seduta nuovamente un po' in
disparte dalle altre con fare tranquillo;
all'ora del pranzo lo ha consumato regolarmente. Anche nel pomeriggio
è stata con
le infermiere di nuovo buona, ha detto che non aveva più male di
testa ed ha mostrato di non ricordare affatto l'accesso ávuto
né il conseguente stato confusionale:
ricordava soltanto di aver avuto male di testa e di aver chiesto la purga.
24/11/27 - Ieri mattina, alle 10 1/2, subito dopo la visita del medico,
ebbe un eccesso
convulsivo, così descritto dall'infermiera presente: la B. che era
seduta in una
panca, di colpo perdette coscienza cadendo a terra senza precedente quindi
subito
entrò in una fase di contrazione generale, seguita da scosse
cloniche pure generalizzate,
non si morse la lingua né presentò bava sanguigna. Tutto
l'accesso durò 20" - 30";
poi l'a. si rialzò restando però confusa per circa 10'. Poi
ritornò come prima, ma
diede a vedere che non si era accorta di quanto le era accaduto e che non
sapeva di aver
avuto una convulsione. Oggi è tranquilla, anzi più calma dei
giorni precedenti l'accesso,
più serena e di buon umore. Non ricorda l'accesso, o meglio non sa
di averlo avuto.
24/11/27 - Stanotte ha riposato regolarmente: stamani di umore buono,
accessibile,
buona colle infermiere e colle altre malate, per lo più inerte,
mostrando poca o
nessuna capacità per i comuni lavori femminili; più che altro
si presta volentieri
in qualche lavoro di pulizia. Si mostra sempre fiduciosa in una prossima
dimissione.
29/11/27 - In questi giorni tranquilla, composta più docile e
più di buon umore che
nei giorni prima dell'accesso. Però sempre oziosa, mostrandosi
incapace tanto di
fare la calza che di cucire; mostra altresì grande svogliatezza se
le infermiere
cercano di insegnarle ciò che non sa.
30/11/27 - Continua ad essere tranquilla, remissiva, inerte, senza crisi di
malumore
o di irritabilità, né impazienze di sorta: al solito dice
però che aspetta di tornare
presto a casa, che vuole tornare a fare i suoi lavoretti in casa sua con
suo babbo;
poi dopo vuol tornare in America dove ha i parenti cui è più
affezionata.
4/12/27 - In questi giorni sempre tranquilla, inerte, apatica: inutilmente
le infermiere
hanno ancora tentato di occuparla e di insegnarle qualche lavoretto spesso
vorrebbe
fermarsi in letto mostrandosi pigra e freddolosa. Non accenna mai
spontaneamente
a quanto le è avvenuto: ripetutamente ha espresso il desiderio che
tutto sia finito
in modo che essa possa arrivare a trascorrere il.Natale col padre. Durante
la notte
sonno tranquillo: come non ha più presentato fatti di irrequietudine
così non si
è più osservato accenno di sorta a manifestazioni accessuali
di natura convulsiva o a tipo
vertiginoso.
7/12/27 - Racconta il fatto sempre allo stesso modo, che il giorno 23
Novembre il
F. non sarebbe giunto a compiere per intero l'atto sessuale. Circa i suoi
rapporti
col B. si esprime pure nello stesso modo: l'ha baciata e accarezzata mille
volte,
soltanto tre volte sarebbe stata a letto con lui, era lui che aveva
'`volontà di fare" mentre
lei non avrebbe voluto ma nello stesso tempo non si opponeva. Compiuto
l'atto sessuale
come lui le aveva insegnato si asciugava "la patacca" e si lavava
coll'acqua. Ora
capisce che ha fatto male, e non lo farebbe più: il B. è per
lei troppo vecchio e non
lo sposerebbe mai; non conserva verso di lui alcun rancore per quello che
le aveva
fatto, anzi pensa che sia stato buono con lei. Dice che a Cesena viveva
vicino a
`'signore cattive" che di giorno e notte stanno con uomini e fanno con
loro del male; una
volta una di queste signore l'aveva invitata ad andare con lei al
caffè, ma essa
aveva rifiutato comprendendo che non era una buona compagnia per una
ragazza onesta.
Nei giorni scorsi sottoposta all'esame fisico si è prestata con un
misto di vergogna e di
compiacenza; scoprendosi diceva che era brutta alle gambe, al petto ecc, forse per
provocare una smentita o un complimento più volte mentre quello di
noi che seguiva
l'esame si voltava per scrivere o altro (così ha detto l'infermiera
che assisteva) la B. faceva
l'atto di mandare un bacio al medico o si baciava nel punto dove era stata
toccata
o punta durante l'esame. Oggi invece afferma che non voleva dar baci, e con
un fare
serio o quasi offeso dice che non voleva dar dei baci ma che era portata a
fare così
sentendo qualcosa di molesto nell'interstizio fra due denti. Poi chiede
scusa, dice
che non è urra scostumata, né così poco seria da dare
baci ad un medico che ha bisogno
di esaminarla. Mostra di essere a conoscenza del pericolo che ha corso di
restare incinta:
si lavava d~po i rapporti col B. appunto per portare via tutto per non
restare incinta
ciò che sarebbe stata per lei "una cosa brutta": sarebbe
stato bello avere dei bambini se fosse stata sposata, ma non essendo
sposata non sarebbe certamente stata
contenta. Ed afferma che non è cosa bella per nessuna ragazza
mettersi con uomini
ed avere bambini. Quando si sposerà le piacerà molto avere
dei bambini, che le piacciono
come le sono sempre piaciuti i bambini delle sue zie con cui ha convissuto.
7/12/27 - Da quando ebbe l'accesso convulsivo del 24 u.s., si è
mantenuta calma, ordinata,
di umore sereno, all'infuori dell'insistenza del voler andare a casa dal
babbo. Continua
a mantenersi oziosa, inerte, sciocchina, mostrando in tutte le
manifestazioni, verbali del contegno, una congenita deficienza mentale.
9/12/27 - Per un motivo molto futile (un battente di porta che casualmente
l'ha urtata
alla faccia senza nessuna conseguenza) si è fortemente irritata
contro un'altra malata,
l'ha investita violentemente con minacce ed offese, ha tentato di colpirla
con pugni e graffiarla; si è frenata soltanto dopo parecchio tempo
in seguito all'intervento
delle infermiere, ma ancora stasera col medico che l'ha interrogata ha
mostrato di
essere sempre vivamente risentita per la presunta offesa ricevuta. Nel
restante del
tempo mantiene sempre lo stesso contegno apatico ed inerte.
10/12/27 - Cessata la sfuriata e cessato il risentimento protrattosi per
non tutta
la giornata è rimasta nel suo stato abituale; apatica, inerte, non
si occupa di nulla,
dicendo che non sa lavorare, che non ha mai fatto nulla.
22/12/27 - Ieri ebbe una vertigine. Del resto condiz. solite.
3/12/27 - Viene dimessa per ultimata osservazione e siccome il padre ha
scritto di
non volerla si manda a casa a mezzo della V. Ispettrice la quale è
incaricata di
consegnarla direttamente al padre o al Signor commissario di polizia,
quando il padre
si rifiuti di accoglierla. Nel piazzale della stazione di Cesena incontrano
il padre il
quale, sebbene a malincuore, la prende con sé.
2a AMMISSIONE
3/2/28 - Viene oggi ricondotta al manicomio coi documenti di legge; nel
modulo informativo
è scritto: affetta da Istero-epilessia con crisi subentranti. Nei
momenti antecedenti
all'accesso e susseguenti la B. perde il controllo delle proprie azioni e
diventa pericolosa per sé e per gli altri. [Illeggibile].
Il padre non voleva la ragazza, [Illeggibile] la pericolosità delle
crisi: crisi che
ha avuto anche durante la prima degenza qui ma che veramente non offrivano
grande
pericolosità. La terremo in osservazione di un mese pOi decideremo.
5/2/28 - L'a. è più tranquilla e composta nel contegno e
capace di rispondere correttamente
alle domande comuni mostrando però la solita deficienza
intellettuale; in tutti i
suoi atti e discorsi anche spontanei, fatuità [Illeggibile]
carattere sciocco e frivolo, smancerie di colorito isteroide mangia e dorme
regolarmente.
7/2/28 - Molto noiosa, ripetendo insistentemente le stesse.... che vuole
andare a
casa che vuole andare in America.
Di notte dorme, di giorno riesce molesta alle sue compagne per il suo contegno.....
2/2/28 - Nessun accesso o vertigini in questi giorni. Contegno solito:
abbastanza
composto e pulito ma fatuo. scriteriato con tendenza alla ripetizione
stereotipica
e irragionevole delle stesse frasi e delle stesse domande per tutta la
giornata.
Non sa fare alcun lavoro muliebre e non si riesce a farle imparare nulla
per la sua svogliatezza
e riluttanza ad attendere a qualsiasi cosa.
13/2/28 - Ieri verso sera un forte accesso convulsivo generalizzato; l'a.
colta all'improvviso
da perdita della coscienza sarebbe certamente caduta se non si fosse tenuta
in quel
momento fra una panca e il muro e una infermiera vicino a lei non l'avesse
prontamente sorretta. Dopo è rimasta un po' confusa per circa un
quarto d'ora, poi di
nuovo lucida ma un po' intontita e più noiosa e querula del solito.
Stamani è come
di consueto.
19/2/28 - Nei giorni decorsi una vertigine; ieri sera di nuovo una
vertigine. Negli
ultimi due giorni più noiosa e scontrosa del solito, stamani poi
insistentissima
nel chiedere di essere mandata a casa, intollerante ai richiami, facendo
diversi
tentativi di fuggire quando l'infermiera apriva la porta. Alle ore 10 1/2,
presente il medico
fu colta da un accesso con perdita completa della coscienza. L'a. che era
seduta
su una panca cadde di colpo per terra, entrando poi subito in uno stato di
contrazione
tonica, prevalente nel lato destro. Il viso era volto verso giù e i
bulbi oculari girati
fortemente verso destra e verso l'alto. Dopo alcuni minuti alla fase tonica
succedette
non la fase di scosse cloniche ma atteggiamenti semipassionali di tipo
isteroide,
con borbottio di frasi da parte dell'a. Dopo circa 1' rilassamento generale
poi graduale
ripresa della coscienza.
29/2/28 - Nei giorni decorsi nessun accesso, contegno più calmo, ma
sempre la B. si
mostra fatua, scriteriata, debole di intelligenza, incapace di occuparsi in
qualsiasi
cosa o di apprendere anche i lavori più semplici.
3/3/28- Oggi nel pomeriggio un accesso con perdita della coscienza non
però seguito
da scosse cloniche, ma da attitudini passionali.
5/3/28 - Oggi dopo un lieve accesso per futili motivi è stata colta
da eccitamento
fortissimo: ha picchiato con una scarpa una compagna che le era accanto,
poi si è
scagliata contro le infermiere e per un paio d'ore si è mantenuta
così violenta e
aggressiva che si dovette fermarla.
Dopo quanto è stato osservato si chiede.... ..am missione definitiva.
8/3/28 - In questi giorni due nuovi accessi vertiginosi seguiti da
atteggiamenti isteroidi;
periodo di malumore, irritabile con irascibilità impulsiva e
aggressiva.
12/3/28 - Non accessi in questi 4 giorni e contegno più calmo.
Trasferita al pad.
2
13/3/28 - Dal 2 trasferita al 10
28/3/28 - E impulsiva, attaccabrighe in continui [Illeggibile] con le
compagne in
padiglione. La si passa in padiglione 8.
5/4/28- Ha di quando in quando stati di.... confusionale forti.. durante i
quali è
abbastanza insolente, subtollerante....
15/4/28- Il Presidente del tribunale di Forlì decise che per la
causa è indispensabile
la sua presenza per il 25 c.m. ore 9. Dato che la malata da due giorni
è abbastanza
calma e ordinata dato che non si abbiano a verificare mutamenti notevoli
del contegno attuale si manderà il 25 al processo accompagnata da
una infermiera (vedi corrispondenza
agli atti).
15/4/28 - E più calma da qualche tempo. Passa al Pad. 2.
26/4/28 - Ieri si è presentata accompagnata da una infermiera al
tribunale di Forlì.
Ha avuto un contegno ottimo.
10/7/28 - Da qualche tempo l'a. era divenuta più irrequieta
molestava le altre degenti,
anche impulsiva. Ieri poi ha sorpreso all'improvviso una malata ed è
riuscita a produrgli
alcune escoriazioni al viso. Per questo è stata trasferita al Pad. 8.
3/12/28 - Condizioni mentali a un di presso invariate. Passa al Pad. 2.
14/4/29 - Ha avuto un periodo abbastanza lungo in cui si è portata bene, lavorava
ed era in complesso abbastanza tranquilla. Da circa un mese è
tornata nuovamente
irascibile, scontrosa, aggressiva e molesta verso le altre ammalate. Ieri
poi ebbe
un momento di eccessiva impulsività verso le compagne, infermiere e
medico, fu necessario contenerla
ed è in seguito stata trasferita al pad. 8.
19/10/29 - Abbastanza calma e composta. Si occupa di lavori di cucito.
Passa al Pad.
2.
11/12/29 - Ha dei brevi periodi in cui è relativamente tranquilla e
va a lavorare
di cucito; presenta di tanto in tanto delle convulsioni o degli equivalenti
fforti
dolori di testa) rimanendo poi irascibile, scontrosa ed anche impulsiva.
31/7/30 - Durante questo periodo gli accessi convulsivi sono stati
piuttosto rari,
frequenti gli equivalenti con violente reazioni impulsive. Trasferita al
Pad. 8.
12/11/30 - E abbastanza calma e composta. Per aderire ad un suo desiderio
si passa
al Pad. 2.
16/1/31 - Durante questo tempo non si hanno avuto veri fatti convulsivi, ma
è frequente
il ripetersi di equivalenti: spesso l'ammalata è colta
improvvisamente da un senso
di malessere generale, o da un mal di testa; contemporaneamente diviene
irritabilissima, reagisce violentemente a qualsiasi contrarietà
anche non sussistente, ad un semplice
richiamo benevolo; poi ha crisi di pianto convulso. Al di fuori di questi
episodi
mantiene ancora una spiccata irritabilità, e al minimo intoppo sono
calci e graffi
per le compagne, verso le quali conserva rancore per qualche tempo. E buona
soltanto
quando ha da chiedere di andare a messa e al ballo, privarla dell'una o
dell'altro
significa non lasciare in pace nessuno. Sempre oziosa, incapace di
occuparsi di un
qualsiasi lavoruccio.
Fisicamente sta bene.
17/1/31 - Si trasferisce al Pad. 8 perché litigiosa e attaccabrighe.
14/4/31 - E più calma e ubbidiente. Si passa al Pad. 2.
21/7/31 - Mentre in altri padiglioni si mantiene calma e remissiva, tanto
che dorme
sempre fuori guardia, in questo si mostra irritabilissima, prepotente,
aggressiva.
Si trasferisce perciò al pad. 8.
13/9/31 - Passa al pad. 14 perchè irritatissima.
7/9/31 - [Illeggibile].
2/7/33 - Condizioni invariate. Alti e bassi di relativa calma e di
irritamento e irrequietudine.
Per necessità di posti passa al Pad. 6.
15/1/34 - Sempre lo stesso carattere, irritabilità,
aggressività. Più volte ha litigato
venendo a vie di fatto. Oggi per futili motivi ha picchiato con corpo
contundente
un'ammalata. Si trasferisce al Pad. 8.
14/6/34 - Per suo desiderio passa al Pad. 6. Le condizioni mentali sono
pressappoco
invariate.
31/12/34 - Durante questo tempo le condizioni mentali dell'inferma si sono
mantenute
press'a poco invariate: ha avuto qualche vertigine (4-5) ed una
convulsione; carattere
irritabile, contegno stolido e puerile.
4/4/35 - Solite condizioni mentali: avendo litigato due volte con la stessa
ammalata
viene trasferita al pad. 8.
6/5/35 - Condizioni invariate. Passa al Pad. 6.
29/1/36 - Solite condizioni mentali, solito carattere. Passa al Pad. 10 per
necessità
di posti.
?/2/36 - Per necessità di posti passa al Pad. 10.
24/6/36 - Ha litigato con una sua compagna e alle parole sono seguiti i
fatti. Si
passa al Pad. 14.
16/7/36 - Più buona. Si passa al Pad. 10.
11/9/36 - Ha litigato con la ricoverata F. Ricomincia a essere un po'
irrequieta.
Passa al Pad. 2.
5/10/36 - Passa al Pad. 10
18/10/36 - Irrequieta, impulsiva. Passa al Pad. 8.
30/10/36 - Litigio a vie di fatto con una ricoverata. Passa al Pad. 14.
16/11/36 - Passa al Pad. 8 sempre per la solita storia di litigi.
9/11/37 - Rare convulsioni e vertigini. Spesso cefalee.
In........Iitigiosa, prepotente
e spesso clamorosa e irrequieta. Fisicamente bene.
5/3/39 - Indocile, attaccabrighe. Passa al Pad. 8.
15/10/40 - Impulsiva, noiosa, litigiosa. Passa al P. 14.
30/3/40 - Da qualche tempo più calma e ordinata. Ha rare ma gravi
convulsioni epilettiche.
Passa al Pad. 10.
3/7/40 - E tornata ad essere impulsiva. Passa al Pad. 8.
19/7/40- Passa al 14 continuando nelle stesse condizioni.
7/8/40 - Si è fatta un po' più calma ed ordinata. Salute
buona. Passa al Pad. 10
31/1/41- Da qualche tempo si è fatta molesta, prepotente e
minacciosa contro tutti
ed insubordinata. Passa al Pad. 14.
7/7/41 - Si è fatta più calma e ordinata. Passa al Pad. 10.
18/12/41 - La solita prepotente, molesta e impulsiva. Passa al Pad. 14.
12/1/42 - Per necessità di posti passa al Pad. 10.
29/3/42 - Impulsiva è tornata ad essere prepotente. Passa al Pad. 14.
8/4/42 - E più buona passa al Pad. 8.
23/5/42 - Composta obbediente passa al Pad. 10.
20/12/42 - Inquieta indocile passa al Pad. 8.
17/11/43 - Ha avuto impulsi contro altre ricoverate. Passa al 14.
10/12/43 - E calma. Per suo desiderio si rimanda al Pad. 8.
29/4/44 - Stolida nel contegno e nei discorsi con frequenti crisi di
irrequietudine
e litigiosità, specialmente come prodromi e postumi di accesso
epilettico.
25/5/45-
Solite condizioni mentali. Gli accessi epilettici si ripetono in media due
- tre volte
al mese.
17/4/46 - Solita deficiente, monotona, noiosa. Va soggetta a frequenti
accessi e vertigini
epilettiche.
29/6/47 - Condizioni mentali pressappoco invariate.
7/4/48 - Nessuna modificazione apprezzabile dello stato mentale: si lamenta
frequentemente
di cefalea specialmente prima e dopo gli accessi convulsivi e vertiginosi.
25/5/48- Durante un accesso convulsivo è caduta producendosi una
frattura non scomposta
ma scheggiata della metafisi distale del radio come da esame radiografico.
Nell'ambulatorio
chirurgico è stato fatto apparecchio gessato.
1/7/48 - La frattura può considerarsi ottimamente consolidata. Da un
po' di tempo
l'ammalata appare meno litigiosa.
4/9/48 - In circa due mesi è comparso un solo accesso convulsivo.
Quasi scomparsa
la cefalea che accompagnava i precedenti accessi. L'ammalata è
abbastanza calma.
18/10/48 - In questi ultimi tempi c'è stato un solo accesso per cui
si ha l'impressione
che si siano notevolmente diradati. Si mantiene sempre calma.
2/1/49 - L'ammalata accusa un violento dolore all'emitorace destro.
All'ascoltazione
rumori di sfregamento pleurico. Si inizia una cura calcica e con vitamina D
2. E
comparsa pure febbre alta.
7/1/49 - Viene inviata allo specialista per un esame radiologico del torace
(vedi
referto).
15/2/49 - La febbre è notevolmente diminuita ma è quasi
sempre presente. Si invia
per un controllo xlogico (vedi referto).
22/2/49 - Poiché è evidente una netta cavità nel 3
inf. del polmone destro viene
trasferita nel reparto isolamento del padiglione 4 (ricerca bacillo di Koch
negativa).
11/7/49 - Nessuna modificazione dello stato mentale: solita deficiente con
rari accessi
convulsivi. Febbricola intermittente.
2/7/50- Solita deficiente con qualche accesso convulsivo. Noiosa,
petulante, facilmente
irritabile. Stato generale buono nessuna manifestazione a carico
dell'apparato respiratorio.
12/12/51- Condizioni pressappoco invariate.
20/4/52 - Solite condizioni mentali.
16/9/54 - Stamane mentre accudiva ai lavori in padiglione è caduta
riportando la frattura
parcellare del capitello prossimale del radio destro. Viene applicato
apparecchio
gessato.
20/10/54 - Tolto il gesso l'articolazione del braccio è ben
funzionante. [Illeggibile].
16/6/57- Solita deficiente con accessi convulsivi. Noiosa, [Illeggibile],
lavora in
padiglione. Fisicamente sta bene.
7/8/58 - Da qualche giorno eccitata, impulsiva e aggressiva. Passa al 14.
20/12/58 - Abbastanza calma sempre noiosa. Passa al Pad. 10.
16/1/59- Condizioni invariate. Passa al pad. 16.
10/10/59 - La p. aiuta nei padiglioni, è la solita petulante.
26/3/61- Le condizioni dell'ammalata permangono stazionarie. E sempre
volenterosa
e lavora in padiglione. E sempre molto noiosa ma in complesso è
calma. Per necessità
di posti passa al Pad. 4.
7/9/61 - Ha aiutato per un poco poi si è rifiutata di lavorare. E
noiosa, intollerante
per l'ambiente, passa al 16.
24/4/62 - Epilettica frenastenica spesso litigiosa e intollerante. Si
presta per i
lavori in reparto ma saltuariamente deve essere messa in letto
perché subeccitata
e impulsiva specialmente verso le altre malate.
13/1/63 - Solite condizioni mentali. E più litigiosa e impulsiva e i
periodi di letto
e cure sono più lunghi e frequenti. Protestataria.
24/4/64 - E stata sorpresa mentre picchiava un'ammalata. Viene trasferita
al 14.
3/2/65 - Alterna periodi ben contenibili ad altri di scontrosità e
malumore durante
i quali deve essere allettata. Qualche raro accesso epilettico.
15/6/67- Invariate le condizioni psicofisiche.
16/10/68 - Litigiosa, disordinata e ostile spesso impulsiva.
4/9/69 - Invariate.
20/10/70 - Scontrosa, sudicia, protestataria, priva di qualsiasi iniziativa.
6/3/71 - All'iniziale sindrome frenastenica (di modico grado) con epilessia
è sovrapposta
(non si sa bene da quanto tempo) anche una sintomatologia ipercinetica agli
arti
di sinistra e movimenti di mulinazione della lingua, su verosimile base
vasculopatica. Attualmente dal punto di vista psichico si è
sovrapposto anche un decadimento mentale
con disorientamento temporale, disturbi della memoria, di fissazione e
perseverazioni.
2/4/71 - Fa sempre le stesse richieste vuol tornare in America! scade al
comportamento
iterativo anche sul piano degli atteggiamenti motori. Persistono i
movimenti di mulinazione
mentre le ipercinesie si sono attenuate a sinistra, a destra, nel movimento
indicenaso compare tremore.
3a AMMISSIONE
9/4/71 - I movimenti ipercinetici sono adesso pressocché scomparsi.
I movimenti di
mulinazione persisono. La p. è disorientata nel tempo e formula le
stesse iterative
richieste senza nessuna tensione partecipativa.
17/4/71 - Alla prova indice-naso compare tremore....
30/4/71 - A tratti ancora presenti movimenti a tipo iterativo paleocinetico
arti di
sinistra. Canticchia tra sé e sé e mulina sempre la lingua.
8/5/71 - Invariata.
26/5/71 - Psichicamente invariata.
9/6/71 - Presenti i movimenti ipercinetici di tipo paleocinetico arti di
sinistra.
Grave deterioramento mentale.
24/6/71- Sempre ben evidenti i tremori extrapiramidali arti di sinistra,
tremori complicati
da una componente intenzionale. Stato mentale di progressivo deterioramento.
3/7/71- Iterante e perseveratrice; immutata la situazione neurologica di
fondo.
12/7/71 - Persistono i movimenti di mulinazione, canticchia continuamente.
19/7/71 - Iterazioni verbali e motorie, oggi i movimenti paleocinetici sono
solo evidenziabili
alla lingua.
27/7/71 - A destra, alla prova indice-naso compare tremore....
frenàge, le ipercinesi
agli arti di sinistra rivestono i caratteri di iterazioni paleocinetiche.
3/8/71 - Tende sempre al dispetto insulso ed irrefrenabile.
11/8/71- Oggi non si evidenziano i tremori all'arto di sinistra. Permane la
mulinazione
della lingua. Disorientamento apatico-amnestico.
23/8/71- Ripete sempre le stesse cose e nello stesso modo. Null'altro di
rilevante.
6/9/71- Le ipercinesie all'arto superiore di sinistra ricadono insieme i
movimenti
paleocinetici e le stereotipie di movimento.
14/9/71 - Persistenti i movimenti di mulinazione nel cavo orale.
Disorientamento temporale
su base.... amnestica e su base apatica.
27/9/71 - Invariata nelle sue solite richieste; le ipercinesie
paleocinetiche a sinistra
sono evidenziabili solo a momenti.
9/10/71 Umore sereno; meno disturbata dalle ipercinesie motorie arto di
sinistra.
19/10/71- Continuano i movimenti di mulinazione della lingua. Nei movimenti intenzionali
compare tremore all'arto superiore di destra.
30/10/71- Iterante nelle solite risposte.
8/11/71- Umore gaio e stolido; ripete sempre che lei è americana e
non sa niente.
16/11/71- Perseverazioni sui vari piani espressivi e comportamentali. Non
sa rendersi
conto della differenza che passa tra varie età espresse sui simboli
numerici .
2/12/71 - Ogni volta si ripresentano gli stessi moduli iterativi
psicobiologici.
15/12/71- Costantemente euforica, si esprime sempre alla stessa maniera,
ripetendo
i medesimi temi.
7/1/72 - Iterante e perseverante anche sul piano motorio, continui
movimenti di mulinazione.
24/1/72 - Umore euforico fatuo. Immutata nelle sue interrogazioni verbali
rivolte
al medico.
8/2/72 - Nessuna coscienza di anomalie del suo comportamento; assicura di
essere venuta
in Italia ed in ospedale per fare pulizie.
3/3/72 - Condizioni invariate.
20/3/72 - Ripete sempre le stesse cose sul fondo di uno stato d'animo
euforico demenziale.
6/4/72 - I movimenti di mulinazione non si sono minimamente attenuati.
31/5/72 - Condizioni invariate. Tranquilla.
29/8/72 - Stato mentale e comportamentale immodificato.
21/11/72 - Poco dell'umore euforico, contegno fatuo. Mentalmente decaduta.
Presenta
movimenti continui alle labbra. Ripete con monotonia uniformata le stesse
frasi (sono
venuta dall'America e mi hanno mandata in ospedale) terapia:
12/5/73 - .. coerente, tono dell'umore sereno. Presenta tremori localizzati
alle estremità
distali degli arti inferiori. Continua terapia prescritta. Presenta
tendenza alla
iterazione verbale insistendo con monotona uniformità nelle stesse
richieste.
14/12/73 - Si richiede la trasformazione del ricovero coatto in ricovero
volontario.
5/7/75 - La paziente è stata urtata accidentalmente dalla ricoverata
B. e si è procurata
una contusione alla mano destra.
20/11/75 - 1 dose vaccino H. Atetal.
20/12/75 - 2 dose vaccino H. Atetal.
25/9/76 - 3 dose vaccino H. Atetal.
10/9/76 - La paziente è curata per disturbi di natura epilettica,
potrebbe anche essere
curata fuori dell'istituto se avesse un ambiente in cui vivere e se volesse
uscire.
E ricoverata fin dal lontano 1927 e non ha più nessun parente che la
possa accogliere fuori.
6/4/77 - Non ha più avuto disturbi epilettici. Non può uscire
perché non ha nessuno
da cui andare. Continua il trattamento terapeutico antiepilettico.
25/8/81 - Ricovero urgente in ospedale civile per edemi di natura cardiaca.
5/12/84 - Dose di richiamo Atetal.