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Stazione radiofonica Francesi

RADIO LIBERTAIRE

E' stato il congresso della Federazione degli Anarchici Francesi del 1981 a sancire la nascita di Radio Libertaire. Dopo un lungo e caldo dibattito il congresso ha accettato, all'unanimita', l'idea di lanciare una stazione radiofonica che sarebbe stata la voce della FAF.

Allora non aveva ne' nome, ne' lunghezza d'onda su cui trasmettere, ne' alcuna vera meta, ne' presentatori, e per il suo lancio, un budget di 15000 Franchi! Nessun membro del congresso, al momento, avrebbe potuto prevedere gli eventi che stavano per accadere, se non quelli connessi con il fatto che l'anarchia sarebbe stata, ancora una volta, in onda alla radio entro l'autunno. Come nel 1921, quando gli insorti di Kronstadt utilizzavano la radio per trasmettere messaggi; come nel 1936, con Radio CNT-FAI in Spagna, o, ancora, come durante la partecipazione degli anarchici nel movimento Radio Libera alla fine degli anni '70, con, in particolare, Radio Trottoir (Tolone) e Radio-Allarme i cui produttori erano membri della FAF.

Il primo settembre 1981 (1) in un'umida cantina sulla collina di MontMartre l'avventura radiofonica incomincio'. E in un modo molto rudimentale, sfidando le leggi della radiodiffusione: uno studio che misurava 12 metri quadri, con un assortimento di materiale recuperato e una mini-squadra di 6 elementi. Le prime chiamate dei nostri ascoltatori arrivarono, le carte dei primi ascoltatori furono spedite... e lo spettacolo inizio' Nel frattempo i vecchi membri di Radio Libera stavano mettendo insieme qualche studio molto credibile per cercare di avere una fetta della torta rappresentata dalla banda FM. Lo spirito delle Radio Libere stava gia' incominciando ad agonizzare, vittima dell'appetito finanziario di alcuni di coloro che avevano guidato le radio pirata. Nell'Agosto del 1983 i socialisti misero fine a "L'anarchia in onda" chiudendo diversi trasmettitori, incluso quello di RL. Il 28 Agosto 1983 alle 5:45 del mattino la CRS si presento' all'ingresso di RL. Sfondarono la porta e sigillarono tutto l'equipaggiamento. I presenti furono picchiati e arrestati, l'antenna e il pilone furono ridotti in pezzi. Ne' la porta rinforzata, ne' i numerosi ascoltatori che erano presenti, furono in grado di evitare che la nostra radio fosse chiusa. I socialisti, allora al potere con i loro degni compari nel Partito Comunista Francese, non avevano tuttavia fatto i conti con la nostra determinazione, e, ancora meno, con la solidarieta' dimostrataci dalle migliaia di ascoltatori durante i seguenti due anni. Due anni durante i quali, giorno dopo giorno, i legami di amicizia tra RL e i suoi ascoltatori si stavano progressivamente rafforzando. La reazione fu immediata. E impressionante. La parte piu' importante si tradusse il 3 settembre 1983 in una manifestazione di 5000 persone e RL di nuovo in onda.=20

I momenti di calore e di forza erano cosi' tanti e gli avvenimenti cosi' frenetici che un solo articolo non puo' fare loro giustizia (2): feste, intralci dei "radio piedipiatti", zuffe con le autorita', cercare di ottenere i permessi legali - le manifestazioni... mentre enumeriamo questi eventi stiamo stabilendo le linee essenziali della storia di RL. Comunque, in realta' i piu' importanti possono essere a malapena riportati. Questa era la storia quotidiana e collettiva di RL, in cui noi tutti, ascoltatori e produttori, partecipavamo. E' la storia di decine di migliaia di ore di trasmissione, telefonate che portavano con se' lettere, scambi e riunioni. Radio Libertaire nacque mentre i tempi cambiavano. Tutti contribuirono con la loro voce, la loro perizia, la loro abilita' o la loro energia. RL e' anche l'ascoltatore che ci porto' un microfono ("Credo che voi possiate usarlo per qualcosa"; quegli altri che lasciarono il loro biglietto da visita ("Sono un elettricista, se av!ete bisogno di qualcosa...") e il pensionato ("Sono malato, e la mia pensione non e' tanto... ma venite a mettere sotto i denti qualcosa ogni tanto"), e la persona non vedente che, grazie agli annunci di reciproco aiuto, pote' andare in campagna su un tandem con una giovane ragazza... e porto' da li' fiori alla radio; sono state tutte le lettere che arrivarono al 145 di Rue Amelot con proposte di aiuto, per chiedere delle domande, incoraggiarci, informarci, criticarci. Era quando una zine, un'associazione, un individuo, un sindacato, la FAF che aveva qualcosa da dire, telefonate, riunioni, networks.

Anche l'indentita' culturale della radio venne con il tempo. I primi produttori portavano i propri dischi in studio e presentavano a migliaia di persone la musica di artisti come Debronckart, Fanon, Servat, Gribouille, Jonas, Utg=3DE9-Royo, Aurenche, Capart e molti altri.

Nel 1982 un altro tipo di musica che si ascoltava nelle case occupate, ai margini del sistema, arrivo in onda in maniera naturale.: il Rock Alternativo. Poi altri generi trovarono il loro posto: jazz, blues, folk, musica industriale, rap, reggae. E altri artisti trovarono la radio aperta a differenti forme di espressione: cartoni animati, arti plastiche, teatro, letteratura, cinema...

Sebbene fosse la radio della FAF, RL tuttavia apri le sue porte dall'inizio ai suoi amici: anarco-sindacalisti della CNT e altri sindacati, Libre Pens=E9, l'Unione Pacifista, the Hopeful Ones ("gli Speranzosi"), la Lega per i Diritti dell'Uomo. Ed era la', in questa realta' quotidiana, in queste lotte e incontri che si forgiarono, abbastanza spontaneamente, i legami tra RL e i movimenti sociali: scioperanti, disoccupati, senza-casa, squatters, antirazzisti, ecologisti, obiettori di coscienza, rifugiati, ex-carcerati... Il fatto di essere sopravvissuta a varie crisi, e il carico di lavoro quotidiano Rl fu capace di tenere il passo dei tempi. Sostenne il movimento degli studenti del 1986, e divenne la radio del movimento a favore di giornalismo della popolo, tavole rotonde, una radio aperta per denunciare le brutalita' della polizia, un agit-pop permanente. Quando scoppio la Guerra del Golfo, RL si mise in evidenza annunciando, ora per ora, manifestazioni, incontri, comitati regionali mentre, contemporaneamente, fu capace di stimolare dibattiti e analisi. Proprio come era naturale, fu durante questi momenti di cirisi che RL davvero scopri' la sua dimensione di "radio portata alla lotta". Ci sono anche un migliaio di ragioni che causavano noia agli ascoltatori, o rabbia e proteste contro le imperfezioni tecniche o quegli aspetti che erano giudicati incongrui, provocatori, troppo riformisti o radicali. Ma era soprattutto, speriamo, un'oppurtunita' per scoprire il piacere del dibattito, della lotta e delle ideee libertarie. Battaglie verbali ricche di urla... emozioni forti... tutto cio' era presente e benvenuto! Nel mondo del mercato, dello spettacolo e della disumanizzazione dove il capitalismo trionfante schiaccia sia l'uomo che la donna, dove il pensiero, forgiato secondo i parametri dell'economia, e' uniforme e globale, RL, con i suoi punti di forza e le sue debolezze, le sue colpe e le sue qualita' sembra non essere semplicemente umana... abbastanza semplicemente umana?

LAURENT FOUILLARD

(1) A quel tempo RL trasmetteva dalle 18 alle 22 sui 89.6 Mhz

(2) Vedi "Radio libertaire, la voix sans ma=3DEEtre" di Yves Peyraut pubblicato da Monde Libertaire (50 Franchi Francesi). Si puo' ordinare alla libreria Monde Libertaire.